Le avventure di Pesce Gaetano

LE AVVENTURE DI PESCE GAETANO

Le storie riposano all’interno di scatole, di bauli, di casse. Quando apri una scatola le storie prendono aria e puoi raccontarle, perché le storie vivono solo se le racconti…
Le avventure di Pesce Gaetano è una storia che una nonna Pesce racconta ai suoi 12.000 figli e nipoti, tutte le sere in fondo al mare. È la storia di Gaetano, un pesciolino curioso dalla grande coda che è nato nella sorgente, lassù sulle alte montagne. Prima di addormentarsi guarda il cielo pieno di stelle e sogna di fare un grande viaggio e di andare a scoprire il mondo. Un giorno decide di partire e l’unico modo per andar via dalla sorgente è gettarsi nella cascata … inizia con questo atto di coraggio un viaggio alla scoperta del mondo, dalla cascata arriverà nel ruscello, nel fiume e poi nel mare… Quanti incontri farà Gaetano in questo lungo viaggio, alcuni paurosi altri piacevoli… i pesci grigi, il granchio, l’allodola, l’airone, le lavandaie, il luccio ed infine l’orata, il pesce Lanterna… in questo viaggio Gaetano impara a difendersi, a fare nuovi amici, a non aver paura. Ed alla fine Gaetano ritornerà alla sua casa o continuerà il suo viaggio? Chissà… Lo spettacolo è stato costruito con una tecnica originale che fa interagire differenti linguaggi. Nel cast dello spettacolo ci sono un’artista multimediale che muove i personaggi realizzati in digitale e li fa interagire con l’attrice ed una sand artist che scolpisce, modella, disegna con la sabbia con straordinaria abilità creando ambienti e situazioni che tramite una video camera vengono proiettate in diretta. Giallo Mare Minimal Teatro da oltre trenta anni produce spettacoli con segni grafici, pittorici in digitale che dialogano con il corpo, i gesti e il racconto dell’attore.

Ispirato al libro Il pesciolino nero di Samad Behrangi
di e con
Vania Pucci
disegni di sabbia dal vivo e animazioni digitali
Ines Cattabriga
luci e suoni
Saverio Bartoli
operatore multimediale
Giacomo Saradini
tecnica utilizzata
attore e immagini dal vivo
fascia d’età
dai 3 anni
foto di scena
Sanzio Fusconi

TRAILER

Trame su misura vol.2

TRAME SU MISURA VOL.2

Lo spettacolo è il secondo volume del ciclo di azioni sceniche denominato Trame su Misura. Un ciclo narrativo basato su riscritture di Renzo Boldrini di alcune fiabe e storie. Anche in questo secondo volume si raccontano due storie, con un’originale modalità che fonde lettura animata e disegno dal vivo. Uno spettacolo coloratissimo grazie ai pennelli, ai disegni della bravissima Daria Palotti, musicale grazie alle rime di Renzo Boldrini e le musiche e gli effetti sonori di Roberto Bonfanti. Due storie diverse per dinamica narrativa e scelte compositive ma legate intimamente dallo stesso filo tematico: il rapporto, straordinario, fra nonni e nipoti.

CAPPUCCETTO BANG BANG
Capuccetto Rosso come nessuno ve l’ha mai raccontata
Nella prima storia di mette in scena una versione di Cappuccetto Rosso ispirata a quella di Rolad Dahl. La storia della bambina più raccontata al mondo si muove inizialmente sulle coordinate narrative universalmente conosciute ma si sa come s’inizia ma non come si finisce. In un bosco frequentato lupi tecnologici e nonne dall’appetito di ferro e dalla testa più leggera di una nuvola.

C’ERA UNA VOLTA … PIENA DI STELLE
Ispirata a Passeggiata di un distratto
Il secondo racconto è ispirato alla Passeggiata di un distratto di Gianni Rodari. Una storia che nonno Stefano sa leggere nel libro magico del cielo, invisibile per chi non possiede un’abilità particolare: saper sognare ad occhi aperti.

di
Renzo Boldrini
con
Renzo Boldrini e Daria Palotti
luci di
Michelangelo Campanale
operatore multimediale
Roberto Bonfanti
fascia d’età
dai 5 anni
tecnica utilizzata
spettacolo d’attore e immagini dal vivo e multimediali
foto di scena
Sanzio Fusconi

TRAILER

Bambini all’inferno

BAMBINI ALL’INFERNO!

Storie divine dell’altro mondo
Una creazione che indaga come rivolgersi ad una platea di ragazzi offrendo loro un viaggio scenico all’Inferno della Divina Commedia rispettando in larga misura il suo plot narrativo e scarnificando, semplificando l’intreccio, inventando una lingua sostenibile per dei giovanissimi contemporanei ma che non tradisca il cuore simbolico della narrazione dantesca. Partendo proprio da quest’ultimo obiettivo, Boldrini ha mantenuto come asse portante del ritmo narrativo il gioco di rima e la tradizione dei novellatori toscani che “traducevano” fino alla metà del secolo scorso, nelle campagne di questa regione, a un pubblico popolare ed eterogeneo le terzine dantesche. Sempre prestati dalla tradizione dei novellatori e dei cantastorie, l’attore, per illustrare la discesa all’Inferno di Dante e Virgilio, si avvarrà di un libro-teatro dal quale emergeranno personaggi, piccole scenografie e suoni. Così l’attore si trasformerà in una sorta di Virgilio per gli spettatori, come Dante, accompagnati ad incontrare Paolo e Francesca, Ulisse, diavoli di ogni risma e
creature fantastiche e mitologiche di ogni genere.
Uno spettacolo per ragazze e ragazzi dai 7 ai 120 anni di età.

drammaturgia e composizione scenica
Renzo Boldrini
con
Tommaso Taddei
tecnico
Giovanni Mancini
fascia d’età
dai 7 anni
tecnica utilizzata
attore e oggetti
foto di scena
Sanzio Fusconi

TRAILER

TFG_2021

Tanti spettacoli rimasti nelle casse per più di un anno che vedono la luce al festival. Un cartellone che indica differenti strategie sceniche scelte per dialogare con la platea. Un programma che vuol ribadire che quel “fra” inserito nel nome del Festival non è un escamotage linguistico ma l’indicazione di un’operatività possibile immaginando che un teatro che ha un referente privilegiato, un teatro “per”, non usi quell’indicazione per perimetrare la sua platea in aree anagrafiche sempre più piccole e chiuse.
Al contrario si vuole contribuire a promuovere logiche e pratiche creative che pur preservando la logica del referente privilegiato la usi come ponte drammaturgico e creativo, che aspira a generare opere e progetti che cercano di dialogare con aree della platea sempre più vaste, cercando di parlare, contemporaneamente ed in maniera efficace, a differenti generazioni di spettatori.
Teatro fra le Generazioni, fin dalla sua prima edizione, si è contraddistinto anche come luogo di dibattito e confronto sui vari aspetti organizzativi, artistici, progettuali che caratterizzano l’area scenica nazionale che si rivolge alla platea dei più giovani.
La X edizione del festival ha preso vita con un’iniziativa denominata
IL TEATRO E I SUOI MULTIPLI: una programmazione di alcune produzioni sceniche per il pubblico delle nuove generazioni realizzate per essere viste da una platea remota.
Il 18 marzo quella programmazione “on line” e le singoli creazioni che la componevano è stata analizzata da artisti, operatori e critici come prototipi di percorsi creativi originali e che creano vasti orizzonti di ricerca. La Casa dello Spettatore di Roma ha mostrato i primi risultati di un’indagine realizzata con questionari somministrati ai ragazzi circa la reazione degli spettatori agli spettacoli on line. Queste tematiche saranno approfondite durante il festival, oltre a riflettere sul rapporto “antico” tra teatro e tecnologia portato alla luce dalle necessità di questo periodo, con l’aiuto di Anna Maria Monteverdi.
Inoltre presentiamo due progetti che ci vedono coinvolti:
il progetto Reazione a Catena, rete di festival italiani e stranieri , che ha la mission di aiutare le compagnie italiane a conoscere il panorama di festival internazionali;
il progetto Arcipelago Ragazzi, indagine sul teatro ragazzi in Toscana condotta da Altre Velocità, realizzata da Met-Fondazione Teatro Metastasio, da un’idea di Giallo Mare Minimal Teatro, con il patrocinio di Regione Toscana.
Il Festival è reso possibile grazie al sostegno di Regione Toscana, Comune di Castelfiorentino, Fondazione Teatro del Popolo, Banca Cambiano 1884 e Giallo Mare Minimal Teatro.
PER INFO:
GIALLO MARE MINIMAL TEATRO – Tel. 0571 81629 | 0571 83758 – email: info@giallomare.it
oppure
BIGLIETTERIA TEATRO DEL POPOLO – Tel. 0571 633482

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Care Amiche e Cari Amici, pensando alle bambine e ai bambini dai 2 ai 120 anni di età (che stanno GIUSTAMENTE a casa per difendere la salute di tutt*) abbiamo pensato di dare vita alla Minimal Tv. Si tratta di un palinsesto di letture, racconti e altre sorprese di un teatro in rete pensato per entrare nelle case, che ogni giorno, puntualmente alle ore 10, si arricchirà una nuova storia comunicata in forma di poesia, racconto o lettura animata.
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LA PROGRAMMAZIONE

TEATRO DEL POPOLO
Castelfiorentino
Stagione 2021/ 2022
TEATRO G. VERDI
Santa Croce sull'Arno
Stagione 2021/ 2022
TEATRI DI CONFINE
Empoli
Stagione 2021/ 2022

Il Giallo Mare Minimal Teatro fin dalla sua costituzione ha realizzato un costante percorso di ricerca drammaturgica e scenica incentrata sul recupero di alcuni particolari aspetti della tradizione teatrale e su una originale rilettura della tradizione con gli strumenti della contemporaneità . Pur essendo il nucleo artistico che ha fondato la compagnia tuttora presente alla guida della struttura, Renzo Boldrini e Vania Pucci, il Giallo Mare Minimal Teatro si è sempre caratterizzato per la sua capacità di essere un punto di partenza o di coagulo di progetti (Teatro di Appuntamento, Progetto Teleracconto) che hanno visto la compagnia essere scena d’incontro fra artisti che provengono sia dal mondo del Teatro che da svariate discipline comunicative, quali le Arti plastiche e visive, la scena elettronica, il mondo del video e della musica. Incontri, segni, stimoli, pratiche mai considerate come percorsi paralleli, ma tracce, idee che aiutassero la compagnia a moltiplicare le proprie capacità di visionari della scena: Multiscena è il neologismo con cui, ormai da alcuni anni la compagnia ha battezzato questo percorso di lavoro.

Teatro Carcere

Attività realizzata grazie al contributo della Regione Toscana

Giallo Mare Minimal Teatro non ha solo una vocazione produttiva di spettacoli sia per l’infanzia che per il pubblico dei giovani e degli adulti: oltre al teatro della scuola ed ai laboratori aperti alla libera utenza di ugni fascia d’età, fra le sue attività spicca anche una dimensione importante di teatro sociale e civile. In questo ambito il Teatro-Carcere rappresenta senz’altro una parte importante, molto radicata nella storia della compagnia, e che incarna l’idea di promuovere una diffusa cultura del teatro a partire dalle realtà che sono intorno a noi, a cominciare da quelle meno fortunate o più legate ad una dimensione marginale. Il nostro “fare teatro” contiene una innegabile potenzialità di azione civile, che nel contesto del carcere si esplica attraverso le sue componenti di possibilità di apertura sociale, attraverso una forma d’arte.

TEATROCARCERE: UNA LUNGA STORIA

DAL 1998 CON LE DONNE DETENUTE PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE FEMMINILE DI EMPOLI
Abbiamo realizzato progetti teatrali con la Casa Circondariale Femminile di Empoli a partire dal 1998 fino alla chiusura del carcere empolese, avvenuta nel 2016.
Nel corso degli anni, alcuni degli spettacoli realizzati con le detenute sono stati inseriti e presentati alla cittadinanza nei cartelloni dei teatri del territorio proposti dalla nostra compagnia per conto dei Comuni di Empoli, Castelfiorentino, e del Circuito Teatrale Regionale. Oppure, come nel caso della Manifestazione “Estate al Fresco” – serie di incontri ed iniziative aperte alla cittadinanza nell’area verde del carcere – gli spettacoli realizzati con le detenute sono diventati il centro di un’estate culturale fatta nel carcere ma aperta e frequentata da chi sta fuori.
Fin dall’inizio della nostra esperienza di Teatro Carcere abbiamo operato per creare un cortocircuito positivo fra il mondo carcerario e quello esterno, con l’obiettivo di aprire una comunicazione tra la città e il carcere attraverso la produzione di spettacoli, favorendo con ogni mezzo la partecipazione del pubblico esterno.

Dal 2017 con le donne detenute nella SEZIONE FEMMINILE DELLA CASA CIRCONDARIALE DI SOLLICCIANO. (Firenze)
Si tratta di una sezione, quella femminile del carcere di Sollicciano, che da molti anni non aveva avuto modo di promuovere l’attività teatrale con le donne. Da molti anni le donne detenute a Firenze non avevano modo di svolgere questa attività che orami a tutti i livelli viene riconosciuta come molto rilevante per il loro percorso di ricostruzione delle abilità sociali e personali delle persone detenute. Il nostro sforzo è stato teso a cominciare a ricostruire un percorso con le donne recluse. La prima tappa è stata un nuovo laboratorio di teatro nel 2017 e nel mese di febbraio 2018 abbiamo presentato una nuova versione di “Carmen, il canto della libertà”, che vedeva coinvolte sulla scena alcune detenute di Sollicciano insieme ad alcuni professionisti e non professionisti che avevano in precedenza collaborato con l’ allestimento della stessa opera presentata nel carcere femminile di Empoli. Abbiamo proseguito il nostro lavoro di Teatro in Carcere e dal settembre 2018 abbiamo ricominciato con il laboratorio teatrale che ci ha portato nell’aprile 2019 a presentare presso il Teatro di Sollicciano una anteprima dello spettacolo “Fra quattro mura”. Nel novembre 2019 l’anteprima è diventata uno spettacolo a tutti gli effetti, aperto al pubblico, con molta soddisfazione sia da parte di chi lo ha visto che di chi lo ha fatto. E’ in corso d’opera, in un 2020 assai accidentato per le attività teatrali, un nuovo laboratorio di teatro che prevede una libera rilettura in chiave femminile del “Don Giovanni”.

Dal 2020 con L’ALTA SICUREZZA DELLA CASA CIRCONDARIALE DI LIVORNO
Abbiamo avviato anche un progetto di Teatro-Carcere con la Casa Circondariale “Le Sughere” di Livorno, con i detenuti dell’Alta Sicurezza. L’ottica di intervento e la metodologia è la medesima adottata nelle altre carceri in cui operiamo; un laboratorio dove abbiamo messo al centro del lavoro un grande classico che racconta dell’uomo escluso, lasciato, reietto: “Filottete” di Sofocle. Il lavoro nell’anno del Covid procede giocoforza un po’ a singhiozzo, ma la pietrosa isola di Filottete, luogo isolato e d’abbandono in cui è facile riconoscere il luogo-carcere continuerà ad essere il nostro terreno di esplorazione teatrale.

IL METODO

Una tipicità di questa esperienza è l’utilizzo di un metodo di lavoro che centra sul FARE LABORATORIO il proprio processo di intervento teatrale con il Carcere. E’ una scelta di intervento precisa, dove il prodotto finale – lo spettacolo per intenderci – non esclude l’importanza del processo di avvicinamento e costruzione dello stesso.
Un laboratorio teatrale è un insieme di esperienze. E’ un momento in cui, fuori dalla logica produttiva, si può scendere in profondità e permettersi di provare, sbagliare e conoscere. Il punto di partenza è il corpo, inteso come strumento di creazione, ed il gruppo. L’ascolto è il primo obiettivo per aprire le porte della percezione. Un ascolto attento, presente, sensibile. La mente è il traduttore, che formula e riformula l’azione creandola e ricreandola. Il gruppo è il circuito che crea i collegamenti e permette alla creazione di espandersi, di appropriarsi dello spazio in cui agire, in cui agire con consapevolezza e in cui potersi riappropriare, almeno un poco di sé.
Negli anni trascorsi a realizzare percorsi di teatro in Carcere abbiamo affrontato molti temi ( l’assenza, le mura che separano o proteggono, l’individuo in rapporto alla società, la separazione dagli affetti ) e abbiamo anche liberamente riadattato molti classici del teatro: da “Antigone” a “La Casa di Bernarda Alba” di Garcia Lorca, da “I dialoghi delle Carmelitane” di Bernanos a “Otello” di Shakespeare, da “La scuola delle mogli” di Moliére a “Casa di Bambola” di Ibsen a “Carmen” di Bizet, fino a “Don Giovanni”, l’opera su cui ci stiamo concentrando attualmente. Ogni rilettura e rivisitazione è stata fatta in un’ottica partecipativa, che non prescindesse dal contributo personale ed originale di ciascuna partecipante, sempre i testi sono stati adattati trovando una lettura che entrasse in risonanza e potesse dialogare con le detenute e con il gruppo di lavoro.

INTERAZIONE: coinvolgimento degli studenti

Abbiamo spesso coinvolto studenti delle scuole superiori e dell’Università nei percorsi dedicati al carcere, in modo da creare un terreno comune in cui i giovani potessero entrare in contatto con questa parte della società preclusa allo sguardo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le giovani generazioni e favorire il loro impegno verso uno sguardo di inclusione e accoglienza, nello spirito fattivo e concreto di un’arte, quella teatrale, che consente di sfumare le differenze di partenza per creare nuovi equilibri e nuova conoscenza di sé nella relazione con l’altro. Il nostro impegno a combattere lo stigma verso le fragilità sociali è continuo, e cerchiamo in ogni occasione di creare attraverso il teatro un terreno d’incontro, oltre i pregiudizi e gli stereotipi così vivi nella nostra società.

CHI SIAMO
Gli operatori che si occupano prevalentemente di Teatro-Carcere sono Maria Teresa Delogu e Rossella Parrucci, attrici e formatrici teatrali che collaborano con la compagnia stabilmente da oltre 25 anni occupandosi anche di Teatro-Scuola, Formazione Teatrale, Teatro Sociale e del Disagio, Teatro di Comunità e progetti variamente articolati finalizzati alla conoscenza e diffusione della cultura teatrale.

Stasera Esco

tuttodasola_meacciMERCOLEDÌ 8 LUGLIO – H. 21.30

TUTTO DA SOLA!
di e con Anna Meacci

Amo raccontare. Amo raccontare storie. Questo “amore” me l’ha trasmesso il mio babbo, molti anni fa, quando ero piccola, con le trecce lunghe e una ghigna indisponente stampata su una faccetta paffuta. Quando in casa Meacci si guardava poco la televisione ma si raccontava tanto. Si raccontava di tempi lontani e di un mondo a me sconosciuto.
Quei racconti erano le mie fiabe.
PRENOTA QUI

MERCOLEDÌ 22 LUGLIO – H. 21.30

RACCONTA UN
DIZIONARIO INESISTENTE
Stefano Massini

Così seguito in tv nei suoi monologhi del giovedì sera a “Piazzapulita”, Stefano Massini è animato da sempre da una fortissima curiosità e voglia di raccontare. Forse per questo la sua vena irresistibile di narratore si sprigiona più che mai in “Dizionario inesistente”, il libro pubblicato da Mondadori in cui lo scrittore inanella ritratti formidabili e storie avvincenti, in un crescendo fra ironia, risate, emozioni e riflessioni profonde.
PRENOTA QUI

Biglietto € 10.00 – Abbonamento 6 spettacoli € 42.00: Recital Lirico – Anna Meacci in Tutto da Sola! – Javier Girotto Trio – Tango Nuevo revisited – Stefano Massini Racconta un Dizionario Inesistente – Pontormo Sax Quartet – ORT Attack Musica da Film)

minimal_tv

Una storia per te

UNA STORIA PER TE

Care Amiche e Cari Amici, pensando alle bambine e ai bambini dai 2 ai 120 anni di età (che stanno GIUSTAMENTE a casa per difendere la salute di tutt*) abbiamo pensato di dare vita alla Minimal Tv. Si tratta di un palinsesto di letture, racconti e altre sorprese di un teatro in rete pensato per entrare nelle case, che ogni giorno, puntualmente alle ore 10, si arricchirà una nuova storia comunicata in forma di poesia, racconto o lettura animata.

Hanno già giocato e giocheranno con la Minimal Tv: Marta Abate (Scena Madre), Silvano Antonelli (Stilema), Roberto Anglisani, Alessandra Bedino, Mario Bianchi (Eolo), Renzo Boldrini, Sara Bonaventura (Teatro Sotteraneo), Valerio Bongiorno, Marco Cantori (Teatro Perdavvero), Bruno Cappagli (La Baracca), Antonio Catalano, Roberto Carlone (Banda Osiris), Caterina Casini (Laboratori Permanenti), Ines Cattabriga (Officine T.O.K.), Valeria Cavalli (Manifatture Teatrali Milanesi), Ippolito Chiarello, Claudio Cinelli (Porte Giravoli), Gaetano Colella (Pagine Bianche), Oscar De Summa, Maria Teresa Delogu, Elisabetta Dini (Officine T.O.K.), Pino Di Bello (Anfiteatro), Luigi D’Elia (Inti)
Sara Galli, Luana Gramegna (Zaches), Massimo Grigò, Simone Guerro (Teatro Pirata), Andrea Kammaerle (Guascone Teatro), Diletta Landi
Marco Manchisi, Riccardo Massai (Teatro Archetipo), Giuditta Mingucci (Elsinor), Daria Palotti, Rossella Parrucci, Carlo Presotto (La Piccionaia), Vania Pucci, Luca Radaelli (Teatro Invito), Riccardo Rombi (Catalyst), Beatrice Ruffini, Giovanni Guerrieri(Sacchi di Sabbia), Tommaso Taddei (Gogmagog), Bruno Tognolini, Beatrice Visibelli (Teatri d’Imbarco), Adriana Zamboni e Cristina Zamboni
E molte amiche e molti amici che si aggiungeranno prossimamente.
Nella vostra TV potete scegliere di ascoltare qualunque storia! Basta far scorrere la playlist che si trova in basso in ogni player. Scelta la vostra storia basta fare click!

MINIMAL TV


LA MAGICA MEDICINA

I VIAGGI DI GIOVANNINO PERDIGIORNO

LA STORIA DEL PICCOLO AARON E IL SIGNORE DEL BOSCO