LA REGINA DELLE NEVI

La Regina delle Nevi ha come protagoniste due figure femminili: la sovrana che con i suoi poteri strega gli umani riducendoli ad automi privi di memoria e di sentimenti e Gerda, una bambina che affronta mille peripezie per liberare il suo amico Kay, prigioniero della Regina delle Nevi. Questo è lo sfondo sul quale, come in un gioco di specchi s’innesta la storia di Margherita, una ragazza che da bambina, insieme al suo amico del cuore Giacomo, amava ascoltare la favola della Regina dalla voce della nonna. Margherita non ha mai dimenticato quella favola, ma, al contrario della bambina del racconto, non ha mai trovato il coraggio per affrontare e sconfiggere le sue paure dare un “lieto fine”anche alla sua storia personale. Grazie ad un sogno Margherita, ormai adulta, torna nella casa della nonna, dove ascoltava la storia di Kay e Gerda. Riscopre i luoghi della sua infanzia ritrovando quello che amava di più: un armadio con uno specchio che diventa una porta che le permette di mettere in relazione favola e realtà, passato e presente. Margherita affronta e supera le sue paure e, sconfiggendo la Regina delle Nevi, diventando finalmente davvero “grande”. Dal punto di vista scenico Margherita compie un grande viaggio pur restando all’interno di una stanza che, grazie agli artifici scenotecnici ed illuminotecnici e le proiezioni di immagini in 3D, si trasforma concretamente, poeticamente, in differenti scenari: steppa sconfinata, distese marine, notti misteriose, serre fiorite ed infine nel campo di battaglia per lo scontro finale fra Margherita e la Regina delle Nevi. Lo spettacolo moltiplica i piani narrativi e simbolici ed offre allo spettatore una prospettiva inusuale, poetica del tempo.

Hanno detto dello spettacolo: “nella Regina delle nevi di Giallo Mare si sottolinea l’impiego di una scena profondamente curata, cross mediale, intelligentemente studiata per ambienti che, ad abitarli, si spalancano dimensioni di luogo, di tempo e di senso: una chiamata a un teatro fieramente al massimo delle proprie forze; l’attenzione al mestiere d’attore come strumento di comunicazione primaria” (Nella Califano, Lorenzo Donati, Sergio Lo Gatto/Planetarium)

di
Renzo Boldrini, Michelangelo Campanale
regia, scene, luci, disegni e scelte musicali
Michelangelo Campanale
con
Alice Bachi
costumi e voce della Nonna
Maria Pascale
video
Studio Leandro Summo
luci e suoni
Roberto Bonfanti
fascia d’età
6 – 11 anni
tecnica utilizzata
attori e immagini

TRAILER