Mentre è semplice capire quali sono le attività quotidiane durante il giorno, la notte rimane un mistero, un tempo sospeso… Sappiamo solo che andiamo a letto, mettiamo la testa sul cuscino, chiudiamo gli occhi e poi? La bambola/bambina si prepara ad andare a letto ma non vuole chiudere gli occhi e tutte le scuse sono buone per continuare la giornata: leggere una storia, la voglia di giocare, la sete, la fame, la paura… Niente la convince a dormire, a staccarsi dal suo mondo, dai giocattoli, dalla vita piena di giochi, di incontri, di storie che la sua immaginazione crea, immagini fantastiche che popolano la stanza. Il rapporto tra l’attrice adulta e la bambola bambina è un continuo tra complicità, divertimento, gioco ma anche contrasto nel complesso gioco di ruolo mamma-figlia. Dedicato ai piccoli, uno spettacolo di forte impatto visivo con le immagini realizzate sia con la lavagna luminosa che con la computer grafica, che si formano sotto gli occhi degli spettatori. Come un grande libro illustrato, le immagini contengono il corpo dell’attrice e interagiscono con lei fra continue sorprese in un ritmo sempre più serrato fino al sopraggiungere del sonno. La piccola Vania bambola/bambina è già stata protagonista di un altro spettacolo di Giallo Mare “Perché piangi?” dove si analizzavano i motivi del pianto, continua così il percorso di ricerca di Vania Pucci sul gioco simbolico, sul role playing e i livelli di teatralità e di comicità basilari che parlano direttamente ai piccoli.
hanno detto dello spettacolo:
“.…Buonanotte e buongiorno, spettacolo per bambini e sui bambini, ideato da Vania Pucci, affronta il delicato passaggio tra la veglia e il sonno a cui spesso i bambini cercano di opporsi con tutte le loro forze. Mediante la fusione tra il teatro d’attore e le immagini animate (realizzate con la lavagna luminosa e la computer grafica), lo spettacolo offre una visione onirica di ciò che accade nella mente di una bambina che cerca di resistere all’influsso della notte e alle sue solitudini… Come in un labirinto creato dalla mente di Lewis Carroll ad ogni pagina si aprono immagini suggestive di mondi fantastici dove l’immaginazione è capace di produrre i suoi personaggi animandoli: “Essa è il suo teatro” − per dirla con Joseph Addison − “il suo attore e il suo spettatore”. Ricreare tutto questo in un teatro è davvero un’impresa non facile, ma in questa rappresentazione il reale e l’irreale si integrano e completano a vicenda con una naturalezza tale da creare l’illusione che il teatro possa essere quel luogo magico in cui certi confini restano in sospeso, e ciò a cui assistiamo esista per tutta la durata della rappresentazione. I bambini − li ho visti − hanno creduto fino alla fine che la luna sia entrata in una stanza, che le nuvole si siano fatte catturare e strizzare come spugne, e che la conta delle pecorelle possa trasformarsi in un gioco un po’ pauroso a cui partecipano lupi famelici. A spettacolo terminato i bambini sono stati invitati a salire sul palco e a prendere il posto della bambola/ bambina; come quando alla fine di uno spettacolo di magia si svela il trucco, gli effetti speciali hanno ricreato per loro i momenti più suggestivi al fine di mostrare la ‘finzione’, ma dalle reazioni della maggior parte di loro era chiaro che la suggestione non aveva ancora terminato il suo influsso o, molto più probabilmente si rifiutavano tenacemente di uscire da quel bellissimo sogno.” – (Grazia Laderchi/ IL PICKWICK.IT)
testo e progetto drammaturgico
Vania Pucci
con
Vania Pucci
disegni, scenografie e luci
Lucio Diana
animazioni digitali
Ines Cattabriga
regia
Vania Pucci e Lucio Diana
fascia d’età
3 – 8 anni
tecnica utilizzata
attore e immagini
foto di scena
Corrado Frullani