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Il portafogli

IL PORTAFOGLI
Azione radioscenica in tre atti
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– Primo atto invio mail 13 settembre
– Secondo atto invio mail 16 settembre
– Terzo atto performance in presenza 21-22-23 settembre ore 21,15
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Max 20 spettatori a sera, selezionati tramite l’ordine cronologico delle prenotazioni obbligatorie in arrivo a info@giallomare.it e info@libreriarinascita.it
LA PARTECIPAZIONE ALLA PERFORMANCE È GRATUITA
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Il Portafogli è una performance transmediale strutturata in tre atti differenziati nel tempo e nello spazio che prevedono una duplice relazione, sia a distanza che in presenza, con il pubblico. Un ‘azione “radioscenica” rivolta a giovani e adulti, tratta, più o meno fedelmente, dall’omonimo racconto che Marco Vichi ha inserito nel suo libro Perché Dollari. Giallo Mare con questa particolare performance vuole esplorare differenti modalità di messa in gioco del testo dello scrittore fiorentino. Si mischiano in un unico progetto creativo la grammatica radiofonica, fondata esclusivamente sull’ascolto immaginifico di uno spettatore invisibile, e l’alfabeto scenico fisiologicamente strutturato da una più concreta dinamica rappresentativa e di relazione con gli spettatori.
La performance è così strutturata:
I primi due atti si concretizzano in due letture drammatizzate fedelmente legate al testo di Vichi.
Agli spettatori che si prenoteranno per partecipare alla performance, verranno, in tempi diversi, inviate queste due puntate, di circa 20 minuti ciascuna, realizzate da Giallo Mare nello stile dei radiodrammi. Un’introduzione, totalmente evocativa, ai personaggi, agli ambienti descritti, che ogni spettatore in pectore potrà immaginare nel teatro della mente in modo soggettivo, dando personale lievito e possibile forma alle parole dello scrittore fiorentino.
Il terzo atto della perfomance prevede una relazione in presenza fra performer e il pubblico rimasto in ascolto, invisibile, nei primi due atti del racconto.
Un incontro scenico comunque particolare, che, grazie alle cuffie di cui saranno muniti gli spettatori, avrà ancora un ‘imprinting’ radiofonico seppur in 3d, interagendo con personaggi in carne e ossa che sviluppano, ambientano, il racconto dello scrittore fiorentino in un percorso teatrale, in alcuni luoghi della nostra città. Un trekking “radioscenico” dolce (3 km tutti in piano) che vuole giocare con un frammento della nostra città immaginandolo come una scena diffusa, un possibile teatro sterminato. Un terzo atto, che, pur rimanendo fedele all’intreccio originario di Vichi, utilizza un testo liberamente tratto dalla sua scrittura, necessario a questo modo sperimentale di fare scena.

IL PORTAFOGLI
Performance radioscenica in tre atti
Performance più o meno liberamente tratta dal racconto omonimo di Marco Vichi parte della sua opera letteraria Perchè Dollari
Le voci che animano il primo e il secondo atto della performance
Il narratore
Il sig. Strano _______________________ Massimo Grigò
Il rag. Barolini ______________________ Tommaso Taddei
Un bambino _______________________ Diego Malatesta
Tre Signore ________________________ Lara Lucioli
__________________________________ Rossella Parrucci
__________________________________ Vania Pucci
Nel terzo atto sono in scena:
Cristina Abati, Renzo Boldrini, Roberto Bonfanti, Sanzio Fusconi, Diletta Landi, Yuri Orlandi, Carlo Salvador, Tommaso Taddei
Solo in voce:
Maria Teresa Delogu, Alessandro Fornaciari, Simone Martini
Registrazioni e Montaggio
Roberto Bonfanti
Drammaturgia e ambienti sonori
Renzo Boldrini
Il portafogli azione radioscenica in tre atti è una produzione Giallo Mare sostenuta dal Comune di Empoli, la Regione Toscana, il Ministero della Cultura.
Si ringrazia per la collaborazione la Libreria Rinascita e per la gentile concessione degli spazi il B&B Queen Zenobia.
LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUTITA
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PRENOTAZIONI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Potranno partecipare al progetto i primi 60 cittadini che prenoteranno a info@giallomare.it e info@libreriarinascita.it
I partecipanti riceveranno, via mail, il primo atto radiofonico il 13 settembre, e il secondo atto radiofonico il 16 settembre.
Ad ogni partecipante sarà anche comunicata la data dell’appuntamento presso il Minimal Teatro, di via Paolo Veronese 10, per partecipare ad una delle tre performance itineranti previste il 21-22-23 settembre alle ore 21.15
INFO:
Giallo Mare Minimal Teatro
tel. 0571/81629 info@giallomare.it
www.giallomare.it

I 3 Porcellini

I TRE PORCELLINI

I 3 porcellini, racconto della tradizione orale europea che viene trascritto nel 1843 da James Orchard Haliwell, in questo spettacolo diventa un pre/testo, uno specchio necessario ad evocare i ricordi d’infanzia di un buffo personaggio, di nome Ultimo, che gira il mondo, con una valigia che ben presto si rivelerà essere un piccolo teatro. Un bagaglio particolare che letteralmente contiene il suo originario quadro familiare e gli elementi significativi per ricostruire visivamente la casa nella quale viveva un tempo con i genitori ed i fratelli. Un’ambientazione dove i quadri del padre, citazioni di famose opere pittoriche, e la storia dei 3 porcellini, usata dalla madre come storia di formazione dei figli, diventano il lievito per un doppio livello narrativo che intreccia la fiaba originale con le memorie d’infanzia di Ultimo, il suo viaggio di crescita, superamento delle paure fisiologiche insite nel percorso verso l’autonomia di ogni bambino. Uno spettacolo che mischia la favola con citazioni da Hitchcock e la pittura di Botero che fornisce il punto di partenza dell’immaginario visivo che fa da sfondo allo spettacolo.

hanno detto dello spettacolo:

“… Bella l’idea di dare forma alle paure che, una volta espresse, diventano più facili da comprendere, da condividere e quindi da tenere sotto controllo e anche (perché no?) da “buttare via”. Giallo Mare Minimal Teatro è stata tra le prime compagnie di Teatro Ragazzi a mescolare, in forma sperimentale, con ricerche raffinate, le azioni degli attori con i linguaggi della visione, immagini in movimento. Nei “Tre porcellini”, visto al Teatro al Parco, Renzo Boldrini, responsabile dell’ideazione insieme al regista Michelangelo Campanale, è il solo protagonista in scena, ma, raccontando si moltiplicano le situazioni di alta teatralità, con quella grande valigia che, aprendosi, svela un gruppo familiare “alla Botero”, tutti piuttosto arrotondati, i genitori e i tre figlio, Primo, Secondo e Ultimo, e con quella lunga cornice rettangolare sul fondo dentro cui appariranno più “quadri”, ispirati all’attività del padre Fernando, proiezioni che solo come gioco paiono guidati “a mano” dall’interprete.“ – (Valeria Ottolenghi/ GAZZETTA DI PARMA)

di
Renzo Boldrini e Michelangelo Campanale
con
Renzo Boldrini
regia
Michelangelo Campanale
animazioni digitali
Ines Cattabriga
micro-scenografie
Iole Cilento
fascia d’età
6 – 10 anni
tecnica utilizzata
attore e immagini
foto di scena
Corrado Frullani

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La Regina delle Nevi – Battaglia Finale

LA REGINA DELLE NEVI

La Regina delle Nevi ha come protagoniste due figure femminili: la sovrana che con i suoi poteri strega gli umani riducendoli ad automi privi di memoria e di sentimenti e Gerda, una bambina che affronta mille peripezie per liberare il suo amico Kay, prigioniero della Regina delle Nevi. Questo è lo sfondo sul quale, come in un gioco di specchi s’innesta la storia di Margherita, una ragazza che da bambina, insieme al suo amico del cuore Giacomo, amava ascoltare la favola della Regina dalla voce della nonna. Margherita non ha mai dimenticato quella favola, ma, al contrario della bambina del racconto, non ha mai trovato il coraggio per affrontare e sconfiggere le sue paure dare un “lieto fine”anche alla sua storia personale. Grazie ad un sogno Margherita, ormai adulta, torna nella casa della nonna, dove ascoltava la storia di Kay e Gerda. Riscopre i luoghi della sua infanzia ritrovando quello che amava di più: un armadio con uno specchio che diventa una porta che le permette di mettere in relazione favola e realtà, passato e presente. Margherita affronta e supera le sue paure e, sconfiggendo la Regina delle Nevi, diventando finalmente davvero “grande”. Dal punto di vista scenico Margherita compie un grande viaggio pur restando all’interno di una stanza che, grazie agli artifici scenotecnici ed illuminotecnici e le proiezioni di immagini in 3D, si trasforma concretamente, poeticamente, in differenti scenari: steppa sconfinata, distese marine, notti misteriose, serre fiorite ed infine nel campo di battaglia per lo scontro finale fra Margherita e la Regina delle Nevi. Lo spettacolo moltiplica i piani narrativi e simbolici ed offre allo spettatore una prospettiva inusuale, poetica del tempo.

Hanno detto dello spettacolo: “nella Regina delle nevi di Giallo Mare si sottolinea l’impiego di una scena profondamente curata, cross mediale, intelligentemente studiata per ambienti che, ad abitarli, si spalancano dimensioni di luogo, di tempo e di senso: una chiamata a un teatro fieramente al massimo delle proprie forze; l’attenzione al mestiere d’attore come strumento di comunicazione primaria” (Nella Califano, Lorenzo Donati, Sergio Lo Gatto/Planetarium)

di
Renzo Boldrini, Michelangelo Campanale
regia, scene, luci, disegni e scelte musicali
Michelangelo Campanale
con
Alice Bachi
costumi e voce della Nonna
Maria Pascale
video
Studio Leandro Summo
luci e suoni
Roberto Bonfanti
fascia d’età
6 – 11 anni
tecnica utilizzata
attori e immagini

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Come Leonardo

COME LEONARDO

Il 2019 è il cinquecentenario della morte del Genio per antonomasia, Leonardo da Vinci.
Uno straordinario artista, ingegnere, scienziato, ma soprattutto uno straordinario visionario capace di vedere oltre il vedibile, nel tempo e nello spazio.
Leonardo è stato esploratore nei più diversi campi della ricerca tecnico scientifica e ha immaginato strumenti e tecniche che sono, in termini rudimentali, gran parte del nostro presente tecnologico.
Ha immaginato l’uomo volare grazie a protesi e marchingegni illustrati in alcuni fra i suoi più celebri schizzi e disegni, ha immaginato macchine da guerra e marchingegni per la tessitura o per l’ottica oltre che studiare il corpo umano come la macchina perfetta.
Leonardo visionario, dote necessaria allo scienziato che inventa ipotesi, all’artista che immagina mondi, al bambino che ogni giorno esplora, scopre il paesaggio, geografico e sociale, che lo circonda. Un viaggio di conoscenza che il bambino compie mischiando reale e possibile, utilizzando la sua attitudine alla simulazione, al gioco come prima palestra di esplorazione e conoscenza simbolica del mondo.
Gli spettatori partecipano ad un esperimento in cui si esamina una macchina che si pensa sia appartenuta a Leonardo… Attraverso questa macchina il pubblico entra in contatto con il genio e ne scopre aspetti più o meno conosciuti, grazie ad un personaggio tale Giacomo Caprotti aiutante del grande maestro.
Come nella tradizione della compagnia il lavoro attoriale interagisce con proiezioni d’immagini realizzate “in diretta” tramite varie tecniche di composizione e proiezione.

di
Renzo Boldrini
regia
Vania Pucci
con
Tommaso Taddei
animazioni digitali
Ines Cattabriga
audio e luci
Saverio Bartoli
elementi scenografici realizzati da
Simone Gasparri
fascia d’età
6 – 10 anni
tecnica utilizzata
attore e immagini

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