Tag: teatro del popolo

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Teatro del Popolo 2023/24

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Il Teatro del Popolo, dalla classica pianta all’italiana e progettato dagli ingegneri Gaetano e Giuseppe Niccoli per conto di alcuni privati, fu inaugurato nel novembre 1867 quando andò in scena Norma di Bellini. Il completamento dell’edificio si ebbe nel 1873 e la proprietà del medesimo fu per lungo tempo dell’Accademia Operosi Impazienti, alla quale il Comune aveva concesso gratuitamente il terreno per la costruzione, ma che sostenne ingenti spese per gli interventi di restauro e per il “rifinimento delle stanze, corsie e traslocamenti di camerini”, come si legge nei documenti contabili. L’Accademia ha mantenuto la proprietà del teatro fino a quando l’Amministrazione Comunale ha acquisito la proprietà completa dell’immobile per far fronte alla nuova domanda culturale emersa durante gli anni Settanta del secolo scorso.
Terminato il restauro della struttura che per venti anni è stata chiusa, il teatro conta al suo interno trecentoquarantotto posti a sedere tra platea, palchi e loggione. Un po’ meno rispetto agli anni Ottanta, ma è stato necessario per rendere il palcoscenico ancora più grande e funzionale per le compagnie che lo calcano. Dal teatro esiste inoltre un passaggio, che può essere sfruttato anche come galleria espositiva, comunicante con il ‘Ridotto’ da centoquarantotto posti. Questa sala, già funzionante da dieci anni e anch’essa soggetta a interventi di manutenzione, ospiterà rappresentazioni, laboratori teatrali e in previsione anche proiezioni di film, con rassegne d’essai.

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Teatro del Popolo 2022/23

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Il Teatro del Popolo, dalla classica pianta all’italiana e progettato dagli ingegneri Gaetano e Giuseppe Niccoli per conto di alcuni privati, fu inaugurato nel novembre 1867 quando andò in scena Norma di Bellini. Il completamento dell’edificio si ebbe nel 1873 e la proprietà del medesimo fu per lungo tempo dell’Accademia Operosi Impazienti, alla quale il Comune aveva concesso gratuitamente il terreno per la costruzione, ma che sostenne ingenti spese per gli interventi di restauro e per il “rifinimento delle stanze, corsie e traslocamenti di camerini”, come si legge nei documenti contabili. L’Accademia ha mantenuto la proprietà del teatro fino a quando l’Amministrazione Comunale ha acquisito la proprietà completa dell’immobile per far fronte alla nuova domanda culturale emersa durante gli anni Settanta del secolo scorso.
Terminato il restauro della struttura che per venti anni è stata chiusa, il teatro conta al suo interno trecentoquarantotto posti a sedere tra platea, palchi e loggione. Un po’ meno rispetto agli anni Ottanta, ma è stato necessario per rendere il palcoscenico ancora più grande e funzionale per le compagnie che lo calcano. Dal teatro esiste inoltre un passaggio, che può essere sfruttato anche come galleria espositiva, comunicante con il ‘Ridotto’ da centoquarantotto posti. Questa sala, già funzionante da dieci anni e anch’essa soggetta a interventi di manutenzione, ospiterà rappresentazioni, laboratori teatrali e in previsione anche proiezioni di film, con rassegne d’essai.

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Teatro del Popolo

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Il Teatro del Popolo, dalla classica pianta all’italiana e progettato dagli ingegneri Gaetano e Giuseppe Niccoli per conto di alcuni privati, fu inaugurato nel novembre 1867 quando andò in scena Norma di Bellini. Il completamento dell’edificio si ebbe nel 1873 e la proprietà del medesimo fu per lungo tempo dell’Accademia Operosi Impazienti, alla quale il Comune aveva concesso gratuitamente il terreno per la costruzione, ma che sostenne ingenti spese per gli interventi di restauro e per il “rifinimento delle stanze, corsie e traslocamenti di camerini”, come si legge nei documenti contabili. L’Accademia ha mantenuto la proprietà del teatro fino a quando l’Amministrazione Comunale ha acquisito la proprietà completa dell’immobile per far fronte alla nuova domanda culturale emersa durante gli anni Settanta del secolo scorso.
Terminato il restauro della struttura che per venti anni è stata chiusa, il teatro conta al suo interno trecentoquarantotto posti a sedere tra platea, palchi e loggione. Un po’ meno rispetto agli anni Ottanta, ma è stato necessario per rendere il palcoscenico ancora più grande e funzionale per le compagnie che lo calcano. Dal teatro esiste inoltre un passaggio, che può essere sfruttato anche come galleria espositiva, comunicante con il ‘Ridotto’ da centoquarantotto posti. Questa sala, già funzionante da dieci anni e anch’essa soggetta a interventi di manutenzione, ospiterà rappresentazioni, laboratori teatrali e in previsione anche proiezioni di film, con rassegne d’essai.