LA BAMBOLA E LA BAMBINA

LA BAMBOLA E LA BAMBINA è uno spettacolo ideato da Michelangelo Campanale, al quale è affidata la progettazione artistica e la regia. Nella famosa fiaba russa Vassilissa e la baba Jaga, la protagonista rimane orfana di madre all’età di 8 anni. Sua madre le dona una bambola di legno, dicendole di non mostrarla a nessuno e di portarla sempre con sé; se avrà bisogno di soccorso o di conforto, basterà darle qualcosa da mangiare e la bambola l’aiuterà. Tempo dopo, sempre triste per la morte della madre, Vassilissa si ricorda della bambola, le dà da mangiare e questa magicamente prende vita, confortando la bambina e facendo sparire la sua tristezza. Da quel momento Vassilissa farà spesso ricorso alla bambola. La saggezza racchiusa nelle fiabe rivela, attraverso il racconto, ciò che oggi gli studi pedagogici e scientifici delle neuro-scienze ci confermano, ovvero l’importanza del gioco simbolico: i bambini non “imitano” qualcuno o qualcosa, ma “interpretano” a loro piacimento una storia. Proprio per questo motivo, il gioco simbolico diventa un modo per esprimere la sfera affettiva, rielaborando esperienze vissute e attribuendogli nuovi significati, imparando a mediare tra la realtà e i desideri, a esprimere le proprie angosce ricercandovi soluzioni. Vassilissa infatti grazie al rapporto con la sua bambola, ad un semplice gioco, scopre la sua forza salvandosi dalla baba Jaga, la strega cattiva. In scena Vania Pucci, attrice storica del Teatro Ragazzi italiano e Roberta Carrieri cantautrice ventriloqua, che darà voce alla bambina e magicamente vita alla bambola di legno. Il teatro, la musica, il canto e il video i linguaggi utilizzati per continuare la ricerca sulla fiaba, cifra delle compagnie, Luna nel letto e Giallo Mare, che colgono ancora l’occasione di fare arte insieme, in dialogo con le giovani generazioni.

coproduzione La Luna nel Letto
ideazione, progettazione artistica e regia
Michelangelo Campanale
con
Roberta Carrieri e Vania Pucci
tecnica utilizzata 
attore e immagini
fascia d’età
dai 4 anni
foto di scena
Sanzio Fusconi