STORIA DI LUCE

Teatro all’Improvviso

ore 14.00

Teatro del Popolo

ideazione e testo di Dario Moretti
con Saya Namikawa, Marta Lucchini e Dario Moretti
musiche di Saya Namikawa
costumi Cristina Turrin
luci e suono Stefano Moretti
tecnica utilizzata teatro visuale, danza e musica dal vivo
età consigliata dai 5 anni


“Per tanto che la luce sia veloce, davanti a sé troverà sempre il buio”
Con questo incipit inizia uno spettacolo che racconta il suggestiva rapporto tra la luce e il buio, attraverso Il loro rincorrersi e il loro cercarsi. Il tuono fa un po’ da arbitro e un po’ da pacere tra i due, che nel loro susseguirsi creano mondi, disegnano spazi e danno vita ad una storia che inizia con la luce, che grazie al suo tepore, dà vita ad un grande albero.
A poco a poco l’albero si riproduce, creando una foresta tanto folta da perdersi nell’oscurità.
Un fulmine, inviato dal tuono, da nuovamente vita alla luce, che attraverso il fuoco, danza fino allo spegnimento dell’ultima brace. Se nell’oscurità un punto di luce indica speranza, migliaia di punti luminosi sono meraviglia, così dal buio la luce crea un’infinità di stelle, poi esausta si addormenta e nell’ombra riposa. Insolente, l’uomo viene a svegliarla, vuole illuminare tutto, togliendo alla luce la sua bellezza, che sta nel suo alternarsi con il buio. Giunge però il tuono e con un “Clic” spegne tutto. L’ombra e la luce si incontrano e insieme intonano un canto. Da quel canto nasce la Luna, che attira a sé gli occhi del mondo, con il suo sguardo e la sua presenza, che ogni notte racconta una diversa storia di luce e di ombra.
Lo spettacolo nasce dall’idea di mettere sullo stesso piano l’importanza della luce e del buio, come del silenzio rispetto al suono, al rumore, al frastuono. In un mondo così caoticamente carico di luci e di rumori si tende ad avere quasi paura del buio e del silenzio: attraverso questo spettacolo vorremmo che tutti si prendessero un tempo per ascoltare il silenzio e vedere il buio.


Marzo 24 @ 14:00
2:00 pm — 3:00 pm (1h)

Teatro del Popolo TFG 24_03_23

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