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Radio Lina

Radio Lady media partner
radiolina_
Progetto rivolto alle scuole Primarie

Le classi aderenti al progetto radiofonico e teatrale Radio Lina ricevono un pacco  e dentro trovano una Radio ,macchina molto speciale di nome Lina e una lettera. Nella prima lettera, da aprire all’arrivo del pacco, ci sono le istruzioni per l’uso di Radio Lina:
“la radio si deve sintonizzare su 97,70  in un preciso giorno ad una precisa ora…
Le coordinate per ascoltare la prima storia radiofonica (10 minuti) incentrata sulla richiesta di aiuto del personaggio principale del progetto: Giovannetta. Lei cerca aiuto dai ragazzi, perché Giovannino Perditutto, che si è messo in testa di fare uno spettacolo sulle sue avventure, è così sbadato che non perde la sua testa solo perché è attaccata al collo…. figuriamoci se non ha perso parole, storie, musiche, scenografie dello spettacolo che vuole realizzare!
Con questo pretesto Giovannetta  narra ai ragazzi le storie di Perditutto, liberamente tratte da Rodari, e chiede loro, attivando un processo d’interazione creativa, aiuti di vario genere per permettere che si completi lo spettacolo di Giovannino.
I ragazzi quindi non sono chiamati solo ad essere ascoltatori ma attivi collaboratori di Giovannetta, producendo disegni di scenografie, testi di scene, soluzioni alla storia da mettere in scena.
Il ciclo narrativo delle avventure di Giovannino Perdigiorno prevede 7 puntate  radiofoniche intervallate da ulteriori e progressivi segnali di Giovannetta ai bambini di ogni classe (lettere, telefonate..) e un incontro finale in presenza.
Per arricchire la teatralità del percorso radiofonico sono previsti interventi visivi o sonori di attori in cortile o nel giardino della scuola in coincidenza di almeno una delle puntate del ciclo narrativo.
L’ ottava tappa del percorso, in primavera prevede, possibilmente “in presenza” l’incontro fra Giovannetta e i ragazzi, sfruttando in ossequio delle norme anticovid, lo spazio esterno della scuola, o spazio palestra o simile . Grazie anche ai contributi creativi dati in itinere dai ragazzi, Giovannetta sarà in grado di fare, proprio a loro, lo spettacolo cosi tanto desiderato su e con Giovannino Perditutto.
Ovviamente gli insegnanti sono complici del progetto: si prevedono, possibilmente, tre incontri sulla piattaforma Zoom con gli insegnanti: uno di preparazione al progetto, uno di lavoro dopo tre trasmissioni radio, uno alla fine prima dell’incontro dal vivo con il personaggio, Giovannetta.  Se le condizioni pandemiche nei prossimi mesi rendessero necessaria, malauguratamente, la chiusura delle  scuole, le trasmissioni di e con Giovannetta, in accordo con gli insegnanti, possono essere  inserite nella didattica a distanza, immaginando, infine, che l’incontro visivo fra Giovannetta e i ragazzi coinvolti dal progetto si realizzi tramite  un’azione scenica realizzata in streaming che i bambini, e le loro famiglie, e le insegnanti, possono seguire sui social o in una trasmissione apposita trasmessa da Clivo tv media partner del progetto.

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Care Amiche e Cari Amici, pensando alle bambine e ai bambini dai 2 ai 120 anni di età (che stanno GIUSTAMENTE a casa per difendere la salute di tutt*) abbiamo pensato di dare vita alla Minimal Tv. Si tratta di un palinsesto di letture, racconti e altre sorprese di un teatro in rete pensato per entrare nelle case, che ogni giorno, puntualmente alle ore 10, si arricchirà una nuova storia comunicata in forma di poesia, racconto o lettura animata.
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STASERA PAGO IO Castelfiorentino

Rassegna di spettacoli serali dedicati alle famiglie.

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Rassegna teatrale pomeridiana per ragazzi e famiglie.

IL BAULE DEI SOGNI S.ta Maria a Monte

Rassegna teatrale pomeridiana per ragazzi e famiglie.

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Appuntamenti domenicale per ragazzi e famiglie

STASERA PAGO IO

S.ta Croce sull'Arno
Rassegna di spettacoli serali dedicati alle famiglie.

LA PROGRAMMAZIONE

TEATRO DEL POPOLO
Castelfiorentino
Stagione 2021/ 2022
TEATRO G. VERDI
Santa Croce sull'Arno
Stagione 2021/ 2022
TEATRI DI CONFINE
Empoli
Stagione 2021/ 2022

Il Giallo Mare Minimal Teatro fin dalla sua costituzione ha realizzato un costante percorso di ricerca drammaturgica e scenica incentrata sul recupero di alcuni particolari aspetti della tradizione teatrale e su una originale rilettura della tradizione con gli strumenti della contemporaneità . Pur essendo il nucleo artistico che ha fondato la compagnia tuttora presente alla guida della struttura, Renzo Boldrini e Vania Pucci, il Giallo Mare Minimal Teatro si è sempre caratterizzato per la sua capacità di essere un punto di partenza o di coagulo di progetti (Teatro di Appuntamento, Progetto Teleracconto) che hanno visto la compagnia essere scena d’incontro fra artisti che provengono sia dal mondo del Teatro che da svariate discipline comunicative, quali le Arti plastiche e visive, la scena elettronica, il mondo del video e della musica. Incontri, segni, stimoli, pratiche mai considerate come percorsi paralleli, ma tracce, idee che aiutassero la compagnia a moltiplicare le proprie capacità di visionari della scena: Multiscena è il neologismo con cui, ormai da alcuni anni la compagnia ha battezzato questo percorso di lavoro.

Teatro Contemporaneo – Empoli 2020/21

Al Minimal Teatro di Empoli debutta venerdì 23 ottobre la nuova stagione della rassegna Teatro contemporaneo con un’anteprima nazionale.
In scena una produzione di Giallo Mare Minimal Teatro e Gogmagog dal titolo La trappola con Francesco Pennacchia e Tommaso Taddei.
La rassegna prosegue martedì 10 novembre con Auguri Giacomo! spettacolo omaggio in ricordo di Giacomo Verde, prematuramente scomparso il 2 maggio scorso in pieno lockdown.
Martedì 24 novembre sarà la volta de Il vaso di Pandora, regia e drammaturgia Saverio Tavano, con Marco De Bella, Annibale Pavone e Margherita Smedile produzione Nastro di Möbius; mercoledì 17 febbraio in scena Stay hungry:indagine di un affamato di Angelo Campolo, produzione DAF teatro dell’esatta fantasia.
Ultimo spettacolo mercoledì 17 marzo con la Compagnia Trioche che presenta Papageno Papagena con Irene Geninatti Chiolero, Franca Pampaloni, Nicanor Cancellieri, regia Rita Pelusio una produzione PEM Habitat Teatrali con il sostegno di Catalyst, Giallo Mare Minimal Teatro e LaBolla Teatro.
Gli spettacoli avranno inizio alle 21.00, biglietto € 8.
I prezzi dei biglietti sono invariati rispetto allo scorso anno.
Per tutti gli spettacoli è richiesto l’acquisto in prevendita senza costi aggiuntivi, in modo da ridurre al minimo code e assembramenti e agevolare il tracciamento degli spettatori secondo le normative vigenti.
Si possono comprare i biglietti on-line sul sito www.giallomare.it oppure di persona recandosi presso Giallo Mare Minimal Teatro dal lunedì al venerdì in orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00.
Per prenotazioni scrivere a biglietteria@giallomare.it.

Dire Fare Teatrare – Empoli 2020/21

Al Minimal Teatro di Empoli è tempo di spettacoli per bambini.
Al via domenica 25 ottobre la rassegna DireFareTeatrare, dedicata ai bambini e alle famiglie, che è realizzata dal Comune di Empoli, Giallo Mare Minimal Teatro e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
Le compagnie selezionate sono fra le più affermate del panorama teatrale italiano e producono  progetti significativi per il teatro per le nuove generazioni.
Si comincia  la prossima domenica con la produzione del Teatro Glug Topo di campagna Topo di città, di e con Enzo Cozzolino.
Lo spettacolo, consigliato per tutti i bambini a partire dai 3 anni, è una moderna rilettura dell’antichissima favola di Esopo con pupazzi, burattini, musica e attore, prodotta da Teatro Glug.
La messinscena è fedele alla sostanza e al messaggio dell’originale: per apprezzare ciò che si possiede, ogni tanto bisogna cambiare il proprio quotidiano, e più ci si allontana, più lo si impara ad amare. ”Topo di campagna, Topo di città” è una parabola sulla tolleranza e ci insegna che anche nelle cose più semplici si può trovare un grande tesoro.
Il programma di DireFareTeatrare prosegue domenica 1 novembre con una delle ultime produzioni di Giallo Mare  Minimal Teatro Le avventure di Pesce Gaetano di e con Vania Pucci, disegni di sabbia Giulia Rubenni, animazioni digitali Ines Cattabriga. Età consigliata dai 2 ai 7 anni.
Si prosegue domenica 8 novembre I tre porcellini di Renzo Boldrini e Michelangelo Campanale, produzione di Giallo Mare Minimal Teatro; domenica 15 novembre con Casa romantika di e con David Bianchi “Giulivo”, produzione Catalyst; domenica 22 novembre torna Vania Pucci, insieme a Adriana Zamboni, protagonista di Cappuccetto e la nonna e gran finale domenica 29 novembre con Enrichetta dal ciuffo con Marco Cantori e Giacomo Fantoni.
Gli spettacoli avranno sempre due repliche alle 15.00 e alle 17.30.
Il biglietto per ogni singolo spettacolo è di 4.50€.
Per tutti gli spettacoli è richiesto l’acquisto in prevendita senza costi aggiuntivi, in modo da ridurre al minimo code e assembramenti e agevolare il tracciamento degli spettatori secondo le normative vigenti.
Si possono acquistare i biglietti al seguente indirizzo https://www.webtic.it/index.htm#/home?action=loadLocal&localId=5545 oppure di persona recandosi presso Giallo Mare Minimal Teatro dal lunedì al venerdì in orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00.
Per prenotazioni scrivere a biglietteria@giallomare.it.

Teatro Carcere

Attività realizzata grazie al contributo della Regione Toscana

Giallo Mare Minimal Teatro non ha solo una vocazione produttiva di spettacoli sia per l’infanzia che per il pubblico dei giovani e degli adulti: oltre al teatro della scuola ed ai laboratori aperti alla libera utenza di ugni fascia d’età, fra le sue attività spicca anche una dimensione importante di teatro sociale e civile. In questo ambito il Teatro-Carcere rappresenta senz’altro una parte importante, molto radicata nella storia della compagnia, e che incarna l’idea di promuovere una diffusa cultura del teatro a partire dalle realtà che sono intorno a noi, a cominciare da quelle meno fortunate o più legate ad una dimensione marginale. Il nostro “fare teatro” contiene una innegabile potenzialità di azione civile, che nel contesto del carcere si esplica attraverso le sue componenti di possibilità di apertura sociale, attraverso una forma d’arte.

TEATROCARCERE: UNA LUNGA STORIA

DAL 1998 CON LE DONNE DETENUTE PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE FEMMINILE DI EMPOLI
Abbiamo realizzato progetti teatrali con la Casa Circondariale Femminile di Empoli a partire dal 1998 fino alla chiusura del carcere empolese, avvenuta nel 2016.
Nel corso degli anni, alcuni degli spettacoli realizzati con le detenute sono stati inseriti e presentati alla cittadinanza nei cartelloni dei teatri del territorio proposti dalla nostra compagnia per conto dei Comuni di Empoli, Castelfiorentino, e del Circuito Teatrale Regionale. Oppure, come nel caso della Manifestazione “Estate al Fresco” – serie di incontri ed iniziative aperte alla cittadinanza nell’area verde del carcere – gli spettacoli realizzati con le detenute sono diventati il centro di un’estate culturale fatta nel carcere ma aperta e frequentata da chi sta fuori.
Fin dall’inizio della nostra esperienza di Teatro Carcere abbiamo operato per creare un cortocircuito positivo fra il mondo carcerario e quello esterno, con l’obiettivo di aprire una comunicazione tra la città e il carcere attraverso la produzione di spettacoli, favorendo con ogni mezzo la partecipazione del pubblico esterno.

Dal 2017 con le donne detenute nella SEZIONE FEMMINILE DELLA CASA CIRCONDARIALE DI SOLLICCIANO. (Firenze)
Si tratta di una sezione, quella femminile del carcere di Sollicciano, che da molti anni non aveva avuto modo di promuovere l’attività teatrale con le donne. Da molti anni le donne detenute a Firenze non avevano modo di svolgere questa attività che orami a tutti i livelli viene riconosciuta come molto rilevante per il loro percorso di ricostruzione delle abilità sociali e personali delle persone detenute. Il nostro sforzo è stato teso a cominciare a ricostruire un percorso con le donne recluse. La prima tappa è stata un nuovo laboratorio di teatro nel 2017 e nel mese di febbraio 2018 abbiamo presentato una nuova versione di “Carmen, il canto della libertà”, che vedeva coinvolte sulla scena alcune detenute di Sollicciano insieme ad alcuni professionisti e non professionisti che avevano in precedenza collaborato con l’ allestimento della stessa opera presentata nel carcere femminile di Empoli. Abbiamo proseguito il nostro lavoro di Teatro in Carcere e dal settembre 2018 abbiamo ricominciato con il laboratorio teatrale che ci ha portato nell’aprile 2019 a presentare presso il Teatro di Sollicciano una anteprima dello spettacolo “Fra quattro mura”. Nel novembre 2019 l’anteprima è diventata uno spettacolo a tutti gli effetti, aperto al pubblico, con molta soddisfazione sia da parte di chi lo ha visto che di chi lo ha fatto. E’ in corso d’opera, in un 2020 assai accidentato per le attività teatrali, un nuovo laboratorio di teatro che prevede una libera rilettura in chiave femminile del “Don Giovanni”.

Dal 2020 con L’ALTA SICUREZZA DELLA CASA CIRCONDARIALE DI LIVORNO
Abbiamo avviato anche un progetto di Teatro-Carcere con la Casa Circondariale “Le Sughere” di Livorno, con i detenuti dell’Alta Sicurezza. L’ottica di intervento e la metodologia è la medesima adottata nelle altre carceri in cui operiamo; un laboratorio dove abbiamo messo al centro del lavoro un grande classico che racconta dell’uomo escluso, lasciato, reietto: “Filottete” di Sofocle. Il lavoro nell’anno del Covid procede giocoforza un po’ a singhiozzo, ma la pietrosa isola di Filottete, luogo isolato e d’abbandono in cui è facile riconoscere il luogo-carcere continuerà ad essere il nostro terreno di esplorazione teatrale.

IL METODO

Una tipicità di questa esperienza è l’utilizzo di un metodo di lavoro che centra sul FARE LABORATORIO il proprio processo di intervento teatrale con il Carcere. E’ una scelta di intervento precisa, dove il prodotto finale – lo spettacolo per intenderci – non esclude l’importanza del processo di avvicinamento e costruzione dello stesso.
Un laboratorio teatrale è un insieme di esperienze. E’ un momento in cui, fuori dalla logica produttiva, si può scendere in profondità e permettersi di provare, sbagliare e conoscere. Il punto di partenza è il corpo, inteso come strumento di creazione, ed il gruppo. L’ascolto è il primo obiettivo per aprire le porte della percezione. Un ascolto attento, presente, sensibile. La mente è il traduttore, che formula e riformula l’azione creandola e ricreandola. Il gruppo è il circuito che crea i collegamenti e permette alla creazione di espandersi, di appropriarsi dello spazio in cui agire, in cui agire con consapevolezza e in cui potersi riappropriare, almeno un poco di sé.
Negli anni trascorsi a realizzare percorsi di teatro in Carcere abbiamo affrontato molti temi ( l’assenza, le mura che separano o proteggono, l’individuo in rapporto alla società, la separazione dagli affetti ) e abbiamo anche liberamente riadattato molti classici del teatro: da “Antigone” a “La Casa di Bernarda Alba” di Garcia Lorca, da “I dialoghi delle Carmelitane” di Bernanos a “Otello” di Shakespeare, da “La scuola delle mogli” di Moliére a “Casa di Bambola” di Ibsen a “Carmen” di Bizet, fino a “Don Giovanni”, l’opera su cui ci stiamo concentrando attualmente. Ogni rilettura e rivisitazione è stata fatta in un’ottica partecipativa, che non prescindesse dal contributo personale ed originale di ciascuna partecipante, sempre i testi sono stati adattati trovando una lettura che entrasse in risonanza e potesse dialogare con le detenute e con il gruppo di lavoro.

INTERAZIONE: coinvolgimento degli studenti

Abbiamo spesso coinvolto studenti delle scuole superiori e dell’Università nei percorsi dedicati al carcere, in modo da creare un terreno comune in cui i giovani potessero entrare in contatto con questa parte della società preclusa allo sguardo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le giovani generazioni e favorire il loro impegno verso uno sguardo di inclusione e accoglienza, nello spirito fattivo e concreto di un’arte, quella teatrale, che consente di sfumare le differenze di partenza per creare nuovi equilibri e nuova conoscenza di sé nella relazione con l’altro. Il nostro impegno a combattere lo stigma verso le fragilità sociali è continuo, e cerchiamo in ogni occasione di creare attraverso il teatro un terreno d’incontro, oltre i pregiudizi e gli stereotipi così vivi nella nostra società.

CHI SIAMO
Gli operatori che si occupano prevalentemente di Teatro-Carcere sono Maria Teresa Delogu e Rossella Parrucci, attrici e formatrici teatrali che collaborano con la compagnia stabilmente da oltre 25 anni occupandosi anche di Teatro-Scuola, Formazione Teatrale, Teatro Sociale e del Disagio, Teatro di Comunità e progetti variamente articolati finalizzati alla conoscenza e diffusione della cultura teatrale.

Stasera Esco

tuttodasola_meacciMERCOLEDÌ 8 LUGLIO – H. 21.30

TUTTO DA SOLA!
di e con Anna Meacci

Amo raccontare. Amo raccontare storie. Questo “amore” me l’ha trasmesso il mio babbo, molti anni fa, quando ero piccola, con le trecce lunghe e una ghigna indisponente stampata su una faccetta paffuta. Quando in casa Meacci si guardava poco la televisione ma si raccontava tanto. Si raccontava di tempi lontani e di un mondo a me sconosciuto.
Quei racconti erano le mie fiabe.
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MERCOLEDÌ 22 LUGLIO – H. 21.30

RACCONTA UN
DIZIONARIO INESISTENTE
Stefano Massini

Così seguito in tv nei suoi monologhi del giovedì sera a “Piazzapulita”, Stefano Massini è animato da sempre da una fortissima curiosità e voglia di raccontare. Forse per questo la sua vena irresistibile di narratore si sprigiona più che mai in “Dizionario inesistente”, il libro pubblicato da Mondadori in cui lo scrittore inanella ritratti formidabili e storie avvincenti, in un crescendo fra ironia, risate, emozioni e riflessioni profonde.
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Biglietto € 10.00 – Abbonamento 6 spettacoli € 42.00: Recital Lirico – Anna Meacci in Tutto da Sola! – Javier Girotto Trio – Tango Nuevo revisited – Stefano Massini Racconta un Dizionario Inesistente – Pontormo Sax Quartet – ORT Attack Musica da Film)